Com’è cambiato il marketing ai tempi del coronavirus

Il marketing ai tempi del coronavirus

Sto frequentando un corso di Inglese e, per fare un po’ si speaking practice, mi hanno posto la domanda secca: com’è cambiato il marketing ai tempi del Coronavirus?

La mia risposta sembra aver spiazzato un po’ l’aula:

Il marketing non è cambiato e non cambierà tanto facilmente!

Se ci pensiamo bene fare una domanda del genere è come chiedere:

“Com’è cambiata la struttura della tua casa in tempi del COVID?”

La mia casa non è cambiata e non cambierà tanto facilmente. Le stanze son sempre quelle così come cucina e salotto non si sono invertiti.

Credo che lo stupore dei compagni di corso sia dovuto ad un problema di definizioni.

Rimanendo nella metafora della casa ai tempi del covid e cambiassi la domanda:

“Com’è cambiata la vostra vita in casa al tempo del COVID?”

La risposta sarebbe concettualmente diversa.

La struttura (fisica) di casa nostra è statica, il nostro vivere la casa è dinamico e risente dei cambiamenti a cui stiamo assistendo.

Il marketing (la struttura della nostra casa) è statico nella sua essenza. In estrema sintesi il marketing è composto di tutte quelle azioni che un’azienda compie per raggiungere i propri obiettivi attraverso la soddisfazione del cliente: Analisi, pianificazione strategica e azione.

[Se vuoi approfondire, ho scritto un post riguardo la definizione di marketing]

E il nostro amico coronavirus non ha cambiato la necessità di fare analisi, fare strategia ed agire.

In altre parole il Coronavirus non ha cambiato il marketing!

Ciò che cambia sono le gerarchie dei valori e quindi i bisogni del cliente, di conseguenza cambia il modo in cui possiamo soddisfarli.

Approfittiamo di questo periodo per fare analisi, fissare gli obiettivi ed agire al fine di soddisfare i bisogni del nostro cliente che il coronavirus ha profondamente cambiato.